Lettura del paesaggio

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Il Castello Manfredonico trasmette ancora quello che doveva essere il significato che aveva nel paesaggio del XIV sec.: riferimento e simbolo del potere politico, amministrativo e militare del territorio di Mussomeli, il borgo che crebbe sotto la protezione di Manfredo III Chiaramonte, il nobile a cui si deve la costruzione del fortilizio nel 1367. Il complesso architettonico si plasma perfettamente sulla rupe su cui fu costruito sfruttandone le asperità e quasi fondendosi con essa. Un’immagine suggestiva che colpisce anche per la sua sintonia con il contesto rurale circostante. Ma un’immagine che la presenza di una costruzione recente, realizzata proprio di fronte al fortilizio, deturpava inevitabilmente, tanto da indurre un cittadino di Mussomeli a acquistare l’edifico e farlo radere al suolo. Un esempio di rara sensibilità ma anche la manifestazione concreta del valore identitario di un paesaggio e dell’importanza di trasmetterlo come espressione della propria storia e misura della propria cultura.

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