Boschi

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Foto Frederick Bradley

Inaspettatamente, a  33 anni dall'esplosione, sia la vegetazione urbana che i boschi circostanti la centrale appaiono molto rigogliosi e non presentano segni evidenti degli effetti dell’alto livello di radiazioni che tuttora contaminano l’ambiente. In effetti, dopo il drammatico impatto seguito all’esplosione nucleare che causò il fenomeno della cosiddetta “Foresta rossa” (foto) e che sembrava preludere alla nascita di un vero e proprio deserto nucleare, la vegetazione ha ripreso a crescere in modo del tutto normale; anzi, non essendo più limitata dall’uomo, ha ormai raggiunto uno sviluppo ben maggiore di quello che aveva prima del disastro (foto). Un discorso analogo vale per la fauna selvatica che, dopo una forte moria seguita all’esplosione, ora comprende molte specie che prima del 1986 erano sparite a causa della pressione antropica sul loro ambiente (foto).


Elementi più significativi del paesaggio per capire il territorio