Lettura del paesaggio
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Il tessuto urbano della città di Chiavari si addensa in prossimità della costa, dimostrandoci la natura marittima di gran parte delle attività commerciali/industriali della zona. Tra queste, è molto sviluppata la pesca locale, benché oggi penalizzata dalla presenza della grande industria ittica, e la cantieristica navale. Lo stesso cuore della città si colloca vicino alla costa, dove il mercato e le attività artigianali e commerciali trovano tutt'ora spazio sotto i portici del centro storico. La coltivazione della vite e le cave d'ardesia sono tra le attività produttive dell'entroterra. La superficie dei terrazzamenti che scandiscono i fianchi del Monte Anchetta è in buona parte di colore verde argenteo, dato dalla diffusa e secolare coltivazione dell’olivo, tipica delle zone mediterranee e da sempre destinata alla produzione di olio. Abbondante è la presenza di vegetazione boschiva mediterranea e del pino, che si trova soprattutto nella parte più periferica della città a segnalare l'ampliamento cittadino avvenuto durante il Novecento. Emblematico dell’ampliameto e del periodo in cui questo si colloca è l'edificio di Colonia Fara, che si staglia sul caratteristico paesaggio ligure/chiavarese. Solo recentemente questo edificio è stato sottratto all'abbandono e al degrado, al contrario di quanto avviene per altre strutture novecentesche. Un problema, quello dell’abbandono che riguarda purtroppo anche il territorio collinare terrazzato in cui la mancanza di una manutenzione periodica, favorisce il rischio di frane e smottamenti in occasione di piogge intense.
| Chiavari | |
| Terrazzamenti | |
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Beatrice Lambertino,
Elena Maria Pagano,
Michela Andrea Gaudino,
Elena Rattotti
Corso di laurea in Conservazione dei beni culturali
Università di Genova


