Lettura del paesaggio
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Arteria e cuore pulsante della città di Genova, (A) Piazza Corvetto è una delle sue più eleganti e vaste piazze . Progettata nel 1825 dall’architetto genovese Carlo Barabino e realizzata a partire dal 1870, funge da collegamento tra le ‘strade nuove’ e il centro cittadino, dando un nuovo assetto alla viabilità del capoluogo ligure. Per quanto Genova sia una città industriale e dedita al commercio, la piazza si differenzia per la sua natura di polo residenziale alto borghese, avendo offerto dalla seconda metà dell’Ottocento accesso a un quartiere di lusso per i ceti più agiati. Intitolata a Luigi Emanuele Corvetto, giurista e avvocato genovese, il quale fu attivo in politica durante la nascente repubblica ligure e in seguito sotto il regime napoleonico, ricoprente alcune delle massime cariche in Francia. La piazza, avente una pianta circolare, funge da collegamento con il centro storico mediante via Roma, per la quale apertura (1877) venne tagliato lo spigolo destro del (C) Palazzo cinquecentesco Doria-Spinola, attuale sede della Prefettura e della Città Metropolitana di Genova. Al suo interno troviamo affreschi di pregio che segnano il ‘debutto’ di un giovanissimo Luca Cambiaso, ancora impegnato nella bottega paterna. Si affaccia poi sulla piazza la spianata dell’Acquasola, utilizzata insieme ad essa come (D) catacomba per ospitare le salme delle vittime dell’epidemia di peste del 1656/57, dando così via ad un sistema di cunicoli tutt’ora presente. Svetta al centro della piazza la statua equestre di (B) Vittorio Emanuele II, divenutane simbolo, accompagnata dalla scultura raffigurante Giuseppe Mazzini, definendo così l’assetto monumentale del luogo. Caratteristica della piazza è la sua stratificazione storica, che vede riuniti in sé elementi diversificati, a partire dall’età moderna per arrivare alla contemporaneità. Una delle sue peculiarità è quella di distaccarsi dalla tipica “immagine” genovese, con i suoi ‘caruggi’ stretti e bui, creando per la prima volta un’area denotata da ariosità e improntata ad un nuovo modo di concepire lo spazio pubblico e urbano, in linea con le metropoli europee.
| Via di comunicazione | |
| Statue | |
| Palazzo Doria Spinola | |
| Catacombe | |
| Lettura del paesaggio |
Rebecca Legnaro
Giulio Palenzona
Caterina Picco
Beatrice Vasile
Corso di laurea in
Conservazione dei beni culturali Università di Genova


