Piazza della Cisterna

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Foto Frederick Bradley

Piazza della Cisterna è così chiamata per avere un pozzo utilizzato un tempo per la raccolta dell’acqua. La piazza fu costruita nella seconda metà del ‘200 e rappresentava il centro delle attività commerciali del borgo. Ospitava numerose botteghe e soprattutto taverne, tanto che in passato era nota proprio come Piazza delle Taverne. Orafi e battiloro si concentravano soprattutto in una viuzza laterale della piazza, chiamata ancora oggi Via dell’Oro. La piazza presenta al cento  la caratteristica cisterna da cui prende il nome, ed è bordata da numerosi palazzi signorili del ‘200 e del ‘300, tra cui sorgono alcune delle più importanti torri cittadine. Oltre alla Torre dei Becci sopra l’arco omonimo, sull’altro lato della piazza si trovano le Torri degli Ardinghelli (1), une delle più importanti famiglie della San Gimignano dell’epoca e la Torre del Diavolo (2), che deve il nome alla leggenda della sua origine, e . Oltre la piazza si vedono la Torre  Grossa e la Torre Rognosa che si affacciano sulla vicina Piazza del Duomo.

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