Carrara

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Foto Frederick Bradley

Carrara si trova alla base dei rilievi che formano i bacini marmiferi, in posizione strategica per il controllo dei flussi di blocchi in uscita dalle cave. La cittadina ha origini medievali ma è sorta in un’area già frequentata in Epoca Romana, periodo in cui ebbe inizio lo sfruttamento del marmo su vasta scala (1). Da sempre l’economia della città è legata all’escavazione e alla lavorazione del marmo, attività che hanno risentito positivamente della vicinanza del mare, condizione importantissima per favorire uno sbocco diretto verso i mercati internazionali. Nei versanti ricoperti dai detriti delle cave il carrarino non vede la distruzione dell’ambiente naturale, bensì l’espressione della millenaria cultura della lavorazione del marmo a cui si devono molte tra le più importanti realizzazioni artistiche e architettoniche, storiche e contemporanee, dell’umanità. A questa condizione percettiva, l’abitante locale aggiunge la fierezza di sentirsi in qualche misura coinvolto in tali realizzazioni ma soprattutto il fatto che nella devastazione della montagna c’è la sua storia e la sua cultura di popolo cavatore. La distruzione assume cioè un preciso valore identitario e come tale viene valutata e giustificata al punto di affermare con convinzione che la sua causa, quindi le stesse cave, migliorano un paesaggio altrimenti poco espressivo.


Elementi più significativi del paesaggio per capire il territorio