Deserto di Aralkhum

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Foto Elab. Frederick Bradley

Il deserto di Aralkhum si estende lungo il confine tra l’Uzbekistan e il Kazakistan e si è formato su quello che un tempo era il letto del Lago d’Aral, le cui acque hanno subito un ritiro graduale a partire dalla metà del secolo scorso. All’epoca, il Lago d’Aral aveva un’ampiezza di 68.000 km2 e un volume di 1.100 km3, ma il massiccio prelievo d’acqua dai suoi due principali immissari per consentire la coltivazione intensiva di cotone nelle regioni circostanti ne ridusse l’estensione del 90% in poco più di 50 anni (foto) provocando quello che secondo molti è il più grave disastro ambientale della storia dell’uomo (foto). Il prosciugamento del lago non fu un effetto collaterale di scelte scellerate, ma venne espressamente pianificato dalle autorità sovietiche per trasformare il bacino lacustre in un’immensa palude dove poter coltivare riso, asserendo ufficialmente che il lago era un errore della natura a cui andava posto rimedio.